17 Lug Qualche doverosa riflessione sull’adozione…
Vogliamo parlare di una problematica che sta diventando sempre più frequente e più seria. Stanno aumentando sempre di più le entrate in gattile di mici che appartenevano a persone anziane defunte o che sono state ricoverate in struttura. Premettendo che ci possono essere sicuramente casi in cui l’entrata in gattile è l’unica soluzione possibile, vogliamo invece sottolineare come, perlopiù, si tratti di casi in cui la vita dell’animale viene considerata in modo estremamente superficiale. In primis, ci spiace constatare il pochissimo impegno messo dai parenti per, almeno tentare, di trovare il modo per accogliere essi il micio. Non c’è mai nessuno che possa prendere il micio e spesso le motivazioni che vengono date sono veramente futili. Troviamo ciò non solo una mancanza di rispetto verso l’animale ma anche per la persona defunta che con quel gatto ha condiviso anni della sua vita di cui quel micio è stata parte integrante.
In questo senso, consigliamo di riflettere bene prima di consigliare ad un parente anziano di adottare un gatto (laddove per anziano intendiamo persone veramente anziane, non dei sessantenni, intendiamoci).
Poniamoci delle domande:
-nel momento in cui mia madre/padre/zio ecc. venisse a mancare o avesse bisogno di essere ricoverato in una struttura (quando una persona è anziana bisogna pensarci, non prendiamoci in giro), avrò la possibilità di prendermi cura del gatto?
-siamo davvero sicuri che la nostra nonnina di 80 anni voglia avere in casa un gattino piccolo che corre di qua e di là, la fa inciampare, le fa cadere le cose, non la fa dormire la notte? O siamo noi che la vogliamo convincere?
-nel caso la nonnina sia davvero convinta di volere un gattino, siamo sicuri che sia una buona idea? Non è forse il caso di farle capire che non è affatto una buona idea? Non è forse meglio un gatto adulto o anziano, tranquillo e pacato, che le faccia compagnia senza crearle delle difficoltà oggettive? Ma, attenzione, anche per il gatto adulto o anziano, avete poi la possibilità di prendervene cura quando la nonnina non potrà più farlo?
-tu, persona anziana, a cui auguriamo lunga vita e tanta salute, se sai che non hai nessun parente o amico a cui possa interessare occuparsi del tuo gatto in caso di bisogno, pensi sia veramente il caso di adottarlo? E se anche hai sempre avuto gatti in vita tua, non è il caso di ragionare e capire che un gattino adottato e cresciuto a 40 anni non è la stessa cosa che farlo a 80? Bisogna essere realisti e capire che non siamo eterni e che non siamo neanche Superman
Il problema è che molte persone anziane sono sole, veramente sole, e non hanno nessuno che possa consigliarli al meglio. Ma non è questa la sede per affrontare quest’argomento. Noi vogliamo invitare tutti ad avere più buonsenso e meno superficialità, e ad ascoltare i consigli che vengono dati da chi vede ogni settimana entrare in gattile gatti che passano dall’aver vissuto 13 anni in una casa al vivere il resto della loro vita in un gattile, idem per gatti di neanche un anno che erano stati regalati da cuccioli a persone già molto anziane. Grazie.
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