Quattro chiacchiere con una balia felina!

Anche quest’anno, con l’arrivo della primavera, “A Coda Alta” si preparara ad accogliere tutti i gattini orfani che avranno bisogno di cure e svezzamento. Purtroppo è triste sapere che ci saranno tanti gattini che perderanno la mamma e dovranno essere salvati da noi volontari, perchè significa che o sono stati abbandonati, o sono stati vittime di circostanze sfortunate. In ogni caso essere “balia felina” è un impegno fonte di enorme gioia e oggi ve ne parliamo tramite un’intervista ad Andrea, una delle nostre balie. Tutte le foto dell’intervista le ha scattate lei e sono micini di cui si è presa cura negli anni scorsi.

1. Essere “balia felina” dev’essere una bellissima esperienza! Da quanto tempo ti occupi di svezzare micini piccoli e in che modo hai deciso di iniziare?

E’ un’esperienza molto bella, e anche molto utile, si possono imparare molte cose ad accudire dei gattini neonati. La mia prima esperienza come balia è stata a luglio 2010, erano tre gattini bianchi e neri denutriti, nonostante i tentativi di salvarli non ce l’hanno fatta. Ho preso in affido questa cucciolata perché un’amica mi ha contattata dicendo che volevano farli sopprimere, essendo a casa ho deciso di provare a dar loro una possibilità. Da allora ho dato la mia disponibilità a svolgere questa attività di volontariato e da settembre 2010 ho iniziato a fare da balia in maniera continua.

 

 
Il piccolo Vito


2. Finora di quanti gattini ti sei occupata? Quanti di loro hanno trovato adozione?

Fino ad oggi ho avuto in affido 22 cuccioli e una splendida mamma. Quelli che sono sopravvissuti hanno trovato tutti adozione, tranne 2 che sono rimasti a casa con me, non perché non avrebbero trovato una famiglia, ma perché con alcuni di loro si crea un legame speciale.

3. E’ stato difficile farli adottare, trovare per loro le persone giuste? E come hai vissuto la “separazione” dai micini che hai cresciuto?

No, non è stato difficile farli adottare, nel periodo estivo quando la gente è in ferie si fa un po’ più fatica ma non ho mai aspettato più di due settimane prima di ricevere la prima telefonata. La separazione è una cosa da considerare ancor prima di decidere di prendere dei cuccioli in affido, non ci si può affezionare troppo, bisogna sempre mantenere il giusto distacco senza però togliere loro le attenzioni e le cure necessarie. E’ essenziale avere la razionalità di capire le situazioni e darli in adozione anche se si ha voglia di tenerli tutti.

 

 
Diabolik e Julia in un momento di gioco!

 

4. Quali sono le maggiori difficoltà per una balia felina che si trovi ad accudire dei mici da svezzare?

Le difficoltà pratiche non sono molte, una volta che si fa un po’ di pratica non c’è nulla di difficile da fare. La cosa che più può spaventare sono le punture, ma quando ti trovi a dover fare un’iniezione per tentare di salvare un gattino che altrimenti non sopravvivrebbe si trova la forza e si fa, ma per fortuna non è una cosa che si fa sempre. Per quanto riguarda la fatica psicologica è un po’ più dura, è un lavoro a tempo pieno che non permette pause, se c’è da dare il biberon in determinati orari non si può rimandare, e quando non si accudiscono direttamente i gattini si stanno preparando delle cose per loro. Più piccoli sono i cuccioli e più sono impegnativi, sono un po’ come i bambini. Quando si decide di diventare balia bisogna anche considerare la possibilità che non tutti i cuccioli sopravvivano, ma il dispiacere di queste perdite viene poi attenuato dalla soddisfazione di averne salvati tanti altri.

 

 
Bombolo a 12 giorni. Oggi è diventato lo splendido gatto che vedrete alla fine dell’intervista!

 

5. Qual è la soddisfazione più bella da “mamma gatta adottiva”?

La soddisfazione più grande è vederli crescere attraverso le foto che ti mandano gli adottanti, sapere che stanno bene e sono amati.

 6. Raccontaci un episodio buffo legato ai micini che hai svezzato.

Ce ne sono tanti in realtà, il più bello riguarda l’accoglienza delle cucciolate da parte di uno dei miei gatti. E’ un gattone che si chiama Oscar, ha due anni anche se lui crede di avere ancora pochi mesi, è un giocherellone e quando è arrivata la prima cucciolata aspettava sempre fuori dalla porta di poter entrare a giocare con loro. Ci siamo stupiti del modo con cui si è sempre rapportato con i cuccioli, li lavava, ci giocava e stava spessissimo con loro. Nonostante fosse l’unico gatto maschio di casa è stato quello che ha dimostrato più istinto materno e da allora è diventato “mamma Oscar”. Spesso si pensa che prendere una cucciolata in casa crei scompiglio se vi sono già altri gatti adulti, ma dalla mia esperienza (avendo 5 gatti miei) ho notato che tutti i cuccioli sono stati accettati senza particolari problemi.

 

 
“Mamma” Oscar e la piccola Daisy

 

7. Ti è capitato di perdere qualcuno dei micini? Quali sono i rischi maggiori per i gattini che vengono svezzati artificialmente?

Sì nel 2010 ne ho persi 5. Una cucciolata di tre a luglio e i due fratellini della micia che poi ho adottato io. I rischi principali sono le malattie virali tipo la gastroenterite che nei gatti non vaccinati ha un tasso di mortalità molto alto, si può star tranquilli solo dopo aver effettuato il vaccino intorno ai due mesi/due mesi e mezzo circa. Inoltre vi sono diverse malattie e parassiti che i cuccioli possono contrarre più facilmente rispetto a un gatto adulto, in quanto hanno difese immunitarie più basse e hanno meno anticorpi.

 8. Cosa diresti a chi, avendo la possibilità di fare “la balia felina”, è ancora indeciso sul da farsi dopo aver letto questa intervista?

Se una persona ha tempo dovrebbe provare almeno una volta a farlo, è un’attività impegnativa ma che dà una soddisfazione enorme. Si deve considerare che i gattini crescono in fretta e, in base all’età che hanno quando vengono trovati, li si tiene in affido per uno o due mesi circa. Ogni giorno che passa si vedono i miglioramenti e i piccoli diventano sempre più indipendenti. E’ un’esperienza che consiglio di fare, ma tenendo presente che il ruolo della balia è quello di salvare e crescere i gattini, preparandoli alla vita in una nuova famiglia.

 

 
Ecco Bombolo oggi… un gatto meraviglioso!!

 

Al termine di quest’intervista, andate vedere la pagina facebook gestita dalle volontarie Andrea e Annalisa, con tutte le foto di come sono diventati i nostri micini svezzati e adottati. Non c’è soddisfazione migliore per una balia felina vedere i propri adorati cuccioli che sono cresciuti e hanno una famiglia che li ama!

Se siete di Ferrara e siete interessati a diventare balie feline, contattate info@associazioneacodaalta.it oppure il numero 3311326850 (dopo le 17): latte, cibo e medicinali per i micini saranno a spese dell’associazione “A Coda Alta”.  Inoltre vi forniremo ogni indicazione utile e sarete costantemente in contatto con volontarie esperte, fino all’avvenuta adozione dei mici.

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